giovedì 3 dicembre 2015

Quelle rose nel'insalata

Rose nell'insalata è un laboratorio Metodo Bruno Munari® che amo particolarmente.
E' famoso fra le mamme: può occupare un pomeriggio invernale o una giornata con i bimbi ammalati, quando la domanda che regna sovrana è: che si può fare di bello?
E' famoso fra gli insegnanti; ricorda gli stampini con le patate, o con i tappi di sughero. 
La sua riuscita è assicurata, la resa massima.
Rose nell'insalata è un laboratorio che chiunque può fare. Esiste addirittura un libro che ne spiega lo svolgimento. Il sentire intorno a questo laboratorio è che sia un laboratorio facile. 

Rose nell'insalata l'ha inventato Bruno Munari.
Dico questa prima cosa per attribuirgli il dovuto merito e la certa  paternità, ma soprattutto perchè tale origine già ci lascia sottintendere una certezza: è un laboratorio semplice ma laddove semplicità è sinonimo di geniale, immediato, acuto, unico. 

E' scoprire una tecnica: quella della stampa. Dobbiamo avere un cuscinetto inchiostrato, che si chiama tampone, ed esercitare su questo una leggera pressione. Ora la parte inchiostrata potrà essere trasferita su un'altra superficie. 
Significa comprendere, o quantomeno avvicinarsi, al concetto di matrice, di inchiostrazione, di serialità.
Perché la stampa sia più pulita, più precisa, l'ortodossia del laboratorio direbbe di usare i tamponi con l'inchiostro, non la tempera. 




E' una sperimentazione: cosa cambia se taglio la verdura in punto diverso? E se mentre schiaccio la premo un po', se la ruoto, se...?
In quanti modo posso usarla? 


Porro da entrambi i lati

Un solo colore, tanti colori, inchiostrato ogni volta, inchiostrato solo una volta lasciando che il colore via via si scarichi. 

Porro


Zucchina in tanti colori

E' avvicinare i bambini alle regole della comunicazione visiva

Distinzione, addensamento, piccolo-grande

E' l'inizio di una riflessione sul concetto di texture

Sedano

Non è un laboratorio facile; non è un pasticcio colorato, un caotico riempimento di un foglio con uno strumento chiamato timbro. 


Non è nemmeno un laboratorio per far mangiare la verdura ai bambini (voi non ci crederete, ma a proposito di questo laboratorio ho sentito dire anche ciò!).

Nel 1974 esce per Giulio Einaudi nella collana Tanti Bambini curata dallo stesso Munari, la prima edizione del libro "Rose nell'Insalata".
In questa prima edizione c'è una manciata di righe che oggi non troviamo più in quella dell'Editore Corraini. 
"(...) Quando la mamma pulisce l’insalata, taglia le foglie vicino al gambo; con un taglio solo le taglia tutte e butta via questo tronchetto con ancora l’attaccatura delle foglie. Ecco dove si nascondono le rose. La mamma non lo sa (...)"

Allora ecco Munari, nella sua immensità. Eccolo che ci offre un gioco che non è un modello che ti rende dipendente, ma che ti insegna a pensare, a guardare ogni cosa con occhi diversi, di scoperta, di invenzione, di stupore. 
Le rose si nascondono nell’insalata, la mamma taglia tutti i giorni la verdura, eppure non lo sa: cosa ci serve per scoprirlo? 
Quanta fantasia, quanto divertimento, si nasconde in gesti o oggetti quotidiani? 



Nessun commento:

Posta un commento